Chi compra casa deve fare letteralmente i conti non solo con il prezzo dell’immobile, ma anche con varie spese fisse da tenere in considerazione per non ritrovarsi in difficoltà. Ecco un elenco di tutti i costi che devi prepararti a sostenere per l’acquisto di una nuova abitazione.
Comprare casa è una decisione importante, un passo che implica un notevole sforzo anche dal punto di vista economico. Prima di scegliere è quindi fondamentale avere un’idea chiara di quanto si dovrà spendere per l’acquisto di un dato immobile e misurarsi con il budget a disposizione.
Oltre al prezzo della casa, ci saranno da sommare molte altre spese; come vedremo in questo articolo alcune di queste sono immediate, mentre altre no. Senza perdersi nei tecnicismi che esistono a livello fiscale, ecco le principali spese per acquistare una casa a cui un privato va incontro.
1.Il prezzo dell’immobile.
Ovviamente è questo il costo più importante su cui ragionare; il prezzo di vendita sarà il tuo punto di partenza per decidere se una casa rientra o meno nel tuo budget. Infatti per capire se per te un immobile è accessibile dovrai tenere conto non solo della cifra richiesta dal proprietario, ma necessariamente valutare anche le condizioni dell’immobile.
Ad esempio potrebbero servire degli interventi di ristrutturazione che possono portare ulteriori costi e disagi elevati; perciò è meglio fare in anticipo una stima approssimativa della cifra che dovrai impiegare in eventuali lavori e tenerne conto prima di fare un’offerta per la casa.
Se l’immobile si trova in un condominio, è consigliabile esaminare anche le condizioni generali dell’edificio, verificando ad esempio lo stato del tetto, le facciate, le scale e chiedere copia dei consuntivi delle spese condominiali (possibilmente di più anni) per avere un’idea di quali saranno i costi abituali che si dovranno sostenere annualmente.
A queste spese somma quelle necessarie per traslocare e per arredare la casa.
2.Le imposte sull’acquisto della casa.
Acquistare casa prevede anche il farsi carico di alcune imposte che dipendono da diversi fattori e variano a seconda che il venditore sia un privato o un’impresa, e che l’acquisto venga effettuato in presenza o meno dei benefici Prima Casa.
Vediamo le varie situazioni possibili.
→Il regime fiscale per chi compra un’abitazione DA UN PRIVATO senza l’applicazione delle agevolazioni prevede il pagamento di:
- imposta di registro in misura proporzionale del 9%
- imposta ipotecaria fissa di 50 euro
- imposta catastale fissa di 50 euro.
→Il regime fiscale per chi compra un’abitazione DA UN’IMPRESA CON VENDITA SOGGETTA A IVA senza l’applicazione delle agevolazioni prevede il pagamento di:
- imposta di registro fissa di 200 euro
- imposta ipotecaria fissa di 200 euro
- imposta catastale fissa di 200 euro
- IVA al 10% per case (anche in corso di costruzione) classificate o classificabili nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9
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IVA al 22% per gli immobili considerati di lusso, classificati o classificabili nelle categorie A/1, A/8 e A/9.
→Il regime fiscale per chi compra un’abitazione DA UN PRIVATO con le agevolazioni Prima Casa prevede il pagamento di:
- imposta di registro in misura proporzionale del 2%
- imposta ipotecaria fissa di 50 euro
- imposta catastale fissa di 50 euro.
→Il regime fiscale per chi compra un’abitazione DA UN’IMPRESA CON VENDITA SOGGETTA A IVA con le agevolazioni Prima Casa prevede il pagamento di:
- imposta di registro fissa di 200 euro
- imposta ipotecaria fissa di 200 euro
- imposta catastale fissa di 200 euro
- IVA ridotta al 4% per case (anche in corso di costruzione) classificate o classificabili nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9
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Per l’acquisto di immobili di lusso (categorie A/1, A/8 e A/9) non è possibile usufruire del Bonus Prima Casa.
Su quale valore si calcolano le imposte?
La base imponibile varia:
- per la compravendita soggetta a IVA la base imponibile sarà il prezzo della cessione,
- per la compravendita non soggetta a IVA è possibile richiedere il sistema del prezzo valore, ossia la tassazione sul valore catastale che viene calcolato in questo modo:
– se chi acquista gode dei benefici Prima Casa: Rendita Catastale x 115,5
– se chi acquista non gode dei benefici Prima Casa: Rendita Catastale x 126.
3.Il notaio.
Per l’acquisto di un immobile affidarsi a un notaio è un obbligo di legge: è la sua firma a rendere ufficiale il passaggio di proprietà. Anche questa azione ha dei costi: il compenso del notaio è stabilito da tabelle professionali ed è dovuto sia per la stipula dell’atto di acquisto, sia per la stipula dell’eventuale atto di mutuo. Il costo notarile comprende anche i bolli, le visure ipotecarie e l’IVA sul compenso.
4.Il mutuo.
Quando si accende un mutuo, i costi non sono limitati agli interessi del capitale, ma il mutuatario è tenuto a corrispondere anche:
- le spese di istruttoria della pratica: la Banca compie tutti gli atti necessari a stabilire se il finanziamento debba o meno essere concesso; il costo di questi accertamenti può essere determinato in misura fissa (tra i 180 e i 300 euro) oppure in misura percentuale tra lo 0,1% e lo 0,5% dell’importo finanziato;
- le spese di perizia: di solito oscillano tra i 100 e i 300 euro e servono a pagare la perizia effettuata da un tecnico di fiducia della Banca per accertare il valore dell’immobile.
- il costo dell’imposta sostitutiva: è richiesta, a seguito del Dl 168/2004, nella misura dello 0,25% sull’importo erogato se l’ente erogante è una banca o una finanziaria parificata e si acquista un immobile ad uso abitativo per il quale si può usufruire delle agevolazioni prima casa. Se il finanziamento stesso non si riferisce all’acquisto della prima casa di abitazione e delle relative pertinenze, si utilizza l’aliquota nella misura del 2% sul valore complessivo dei finanziamenti;
- i costi assicurativi: l’Assicurazione Incendio è obbligatoria ed il suo costo dipende dal valore dell’immobile, dall’importo del mutuo e dalla sua durata. Oltre a questa, alcuni istituti di credito possono richiedere di sottoscrivere un’assicurazione sulla vita.
5.L’agenzia immobiliare.
Se per il tuo acquisto ti affidi ad un’agenzia immobiliare devi tenere conto del compenso che spetta al mediatore. In media le agenzie immobiliari chiedono una provvigione intorno al 3% del prezzo di acquisto dell’immobile.
Dato che non c’è una cifra fissa e ogni mediatore è libero di chiedere la percentuale che desidera, è bene pattuire subito la provvigione da riconoscere all’agenzia, così da non avere brutte sorprese al termine della compravendita.
C’è chi prova ad avventurarsi nella vendita o nell’acquisto della casa in modo autonomo, in modo da evitare questa spesa; certo, la compravendita fai-da-te è possibile… ma sei davvero sicuro di saper gestire ogni aspetto burocratico con la dovuta cura, promuovere al meglio il tuo immobile e condurre una trattativa di questo tipo in modo impeccabile? E quelli citati sono solo alcuni dei moltissimi lavori che un buon agente immobiliare svolgerà per te!
Meglio affrontare tutto questo con la tranquillità di avere un professionista al tuo fianco. La provvigione vista in questa ottica non è una spesa, ma un ottimo modo di impiegare il tuo denaro a garanzia di successo del tuo affare.
Stai cercando dei professionisti validi che sappiano accompagnarti nel tuo iter di compravendita? Nella Provincia di Pisa l’Agenzia Capital Servizi Immobiliari si distingue da anni per competenza e serietà. Contattaci subito! Saremo felici di cercare con te la tua nuova casa…
P.S.: Se invece hai già comprato, hai calcolato bene le tue spese prima dell’acquisto? Raccontaci la tua esperienza lasciandoci un commento!